Le complesse vicende che hanno accompagnato lo sviluppo degli enti regionali autonomi in Italia sono state approfondite dalla letteratura giuridica, mancano, invece, le ricostruzioni storiche. Secondo Costantino Mortati, le Regioni ad autonomia differenziata funzionavano male perché il disegno su cui si fondavano non garantiva un'efficace attuazione dell'autonomia finanziaria, e le incertezze normative del sistema dei controlli frenavano l'intero decentramento amministrativo regionale. Per comprendere il funzionamento di una macchina burocratica complessa come quella della Regione è necessario studiare i problemi amministrativo-finanziari all'interno del difficile quadro politico-istituzionale del periodo cui ci si riferisce. È questo l'intento del volume. L'arco di tempo considerato va dai primordi della Regione Sardegna (1949) alla metà degli anni Sessanta, quando, sull'onda del boom economico e dei governi di centro-sinistra, la Regione autonoma supera, in parte, le difficoltà e le contraddizioni che avevano caratterizzato la fase iniziale. Il testo analizza le vicende legate al difficile rapporto fra Stato e Regione che dagli anni del centrismo fino al disgelo costituzionale aveva bloccato l'autonomia, e rende possibile individuare i momenti storici che con l'avvento del centro-sinistra favorirono lo sviluppo dell'ente regionale.
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