Negli anni Sessanta, in un piccolo paese della Sicilia, una ragazza cambiò la storia d'Italia. Denunciando l'uomo che l'aveva rapita e violentata, Franca Viola si oppose alla cultura che obbligava la vittima di uno stupro a sposare il carnefice. Un atto di coraggio che mise fine a una clamorosa ingiustizia.
Durante una vacanza in Sicilia, tre sedicenni apprendono la storia di una loro coetanea che, cinquant'anni prima, ha cambiato la storia d'Italia affermando il diritto delle donne di decidere del proprio futuro. Nel 1965 ad Alcamo, Franca Viola subiva un sopruso che a quel tempo non era raro. Rapita e violentata dall'uomo che aveva rifiutato, sembrava non avere scelta: perdere la «purezza» costituiva un'onta incancellabile, e l'unica soluzione era sposare l'uomo che l'aveva disonorata. Solo cosí la macchia sarebbe stata lavata. Perfino la legge, che accettava il matrimonio «riparatore», era contro di lei. Le tre ragazze del 2017 scoprono che, se quella legge e quel modo di pensare non esistono piú, è perché Franca Viola disse no. Decise che la libertà non poteva venirle rubata e con enorme coraggio fece quello che nessuno si sarebbe mai aspettato...
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